Fa paura anche da spento. Il Tmb Salario continua a costituire una minaccia per i residenti di II e II municipio di Roma Capitale. Sono ancora 2mila le tonnellate di rifiuti lasciati marcire all’interno dell’impianto. A denunciarlo è nuovamente il minisindaco Giovanni Caudo che sottolinea come le apparecchiature non siano state pulite da un mese ovvero da quando un incendio ha messo k.o. l’impianto facendo schizzare i livelli di diossina nell’aria. Se prima dell’incendio i miasmi prodotti dal Tmb erano causati dal trattamento dei rifiuti adesso l’odore acre, che chi vive nella zona è costretto a respirare, è dovuto all’immondizia in putrefazione. Una bomba ecologica la definisce Caudo.
Ma è tutto il sistema di raccolta dei rifiuti ad essere costantemente sull’orlo del collasso. Il fatto che dopo due anni e mezzo di esitazione il Campidoglio si sia deciso a consegnare alla Regione una mappa con le zone dell’area metropolitana atte ad ospitare una discarica, è indice del livello di emergenza. Sul banco degli imputati la sindaca Virginia Raggi e l’assessora Montanari della quale Legambiente Lazio torna a chiedere le dimissioni.
Intanto in città e all’interno di palazzo Senatorio si fa sempre più strada l’idea che per superare lo stallo Roma non possa prescindere da una sua nuova discarica.