EMERGENZA FREDDO, ARRIVA IL PIANO STRAORDINARIO

Il Comune di Roma e le Associazioni impegnate per fronteggiare il fronte di freddo artico in arrivo

Dopo la morte del clochard polacco di cinquant’anni a tor marancia ieri notte è scattato il piano di emergenza freddo in vista anche dell’ondata di gelo che nelle prossime ore colpirà tutta l’Italia e anche il lazio, portando vento e neve anche a livello del mare.

Per evitare altre tragedie come quella di Tor Marancia o quella di Milano, dove un altro clochard ricoverato al fatebenefratelli è stato trovato morto sempre ieri fuori dall’ospedale da cui era stato dimesso il giorno prima. Roma Capitale e le molte associazioni e organizzazioni sanitarie e di volontariato hanno predisposto azioni speciali.

Tra le azioni previste dal Piano freddo deciso dal Campidoglio, La Sala Operativa Sociale del Comune di Roma ha organizzato in extremis nella notte l’apertura straordinaria della stazione laziale delle Ferrovie dello Stato a termini come riparo ai clochard, allestita per l’occasione con venti brandine. Mentre si attende di sapere se verrà confermata come lo scorso anno l’apertura straordinaria delle stazioni della metropolitana, richiesta a gran voce sia da Medicina Solidale che da esponenti dell’opposizione.

Intanto il Primo Municipio, insieme alla Croce Rossa e alle Acli di Roma ha adibito a ricovero notturno uno stabile del Comune nel cuore del centro della Capitale, a via della penitenza a Trastevere, dove potranno trovare rifugio circa 20 persone per tutta la durata dell’emergenza freddo a partire da sabato.

Fuori intanto continuano a dare sostegno a chi ne ha bisogno le unità di strada e il camper sanitario della Croce Rossa, che invita a fare segnalazioni e richieste di aiuto alla propria sala operativa al numero 065510 mentre nel presidio di accoglienza temporanea a via Toscana 12 nei giorni scorsi sono stati già messi a disposizione altri 50 posti per ricoveri notturni.

Utili, ovviamente, ma non sufficienti ad accogliere i quasi 10.000 clochard stimati nella capitale, dove non mancano edifici chiusi e inutilizzati da poter destinare ad uso sociale, magari temporaneo. E la comunità di sant’egidio lancia un appello a chiunque volesse dare una mano, sia personalmente che donando coperte, sacchi a pelo, vestiario e generi di conforto e che potrà farlo da domani ogni sera, dalle 19 alle 20, alla sede in via Dandolo 10.

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