Parco Archeologico del Colosseo, arriva il nuovo progetto per mettere al sicuro monumenti e visitatori

Se i perimetri dell'area archeologica e della Domus Aurea verranno controllati con telecamere termiche e ottiche integrate da sensori di movimento, è certa l'introduzione di ulteriori telecamere fisse e mobili con un particolare riguardo ai percorsi di visita

Tutelare la pubblica incolumità salvaguardando il patrimonio culturale. Grazie a un importante dialogo interistituzionale, viene illustrato il nuovo progetto per la sicurezza all’interno del Parco Archeologico del Colosseo. Il piano antintrusione, rivolto ai siti e ai reperti così come al pubblico, punta a garantire efficacia a ridosso del Foro Romano, del Palatino, della Domus Aurea e del Colosseo stesso.

Fin da subito si è cercato di individuare criticità e punti di debolezza in termini di controllo, tenendo d’occhio accessi e flussi dei visitatori, atti vandalici ai danni dei monumenti e aree di possibile intrusione di persone. Uno degli obiettivi principali è proprio quello di impedire di entrare ai malintenzionati e a chi è privo di autorizzazione. Tutto ciò viene agevolato dall’ingrandimento del sistema antintrusione e di quello di videosorveglianza con apparati di nuova generazione che vanno a dialogare con quelli esistenti, gradualmente sostituiti.

Fondamentale la trasmissione dei segnali tramite una dorsale in fibra ottica. Se i perimetri dell’area archeologica e della Domus Aurea verranno controllati con telecamere termiche e ottiche integrate da sensori di movimento, è certa l’introduzione di ulteriori telecamere fisse e mobili con un particolare riguardo ai percorsi di visita.

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