Urbanistica, ecco la proposta di delibera per recuperare gli edifici abbandonati a Roma

L'intento principale è quello di spronare la Giunta Raggi al fine di non ritardare in maniera eccessiva gli interventi: provvedimenti seri nei confronti dei proprietari di immobili di cui si è accertato lo stato di abbandono da almeno 5 anni

Cercare di limitare i danni, contrastando soprattutto episodi di degrado e violenza. Parte da queste esigenze la proposta di delibera volta a recuperare i numerosi edifici dismessi e abbandonati che affollano il suolo capitolino e che prende corpo da un’idea nata a Napoli, altra città fortemente condizionata dalla presenza di edifici vuoti all’interno dei quali si sviluppano in breve tempo casi di criminalità.

L’intento principale della delibera è quello di spronare la Giunta Raggi al fine di non ritardare in maniera eccessiva gli interventi, il più delle volte effettuati solo in casi di estrema emergenza. Inoltre vengono presi provvedimenti seri nei confronti dei proprietari di immobili di cui si è accertato lo stato di abbandono da almeno 5 anni.

I numeri parlano chiaro: se almeno 440 siti, fra terreni ed edifici, risultano essere in disuso, i relitti urbani di Roma occuperebbero oltre 1.100 ettari. Tra gli immobili maggiormente soggetti ad abbandono ci sarebbero quelli con destinazione industriale e artigianale senza contare i cantieri di stabili ad uso abitativo.

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