Soldi riscossi nonostante gli arresti domiciliari, in manette 2 strozzi dei Castelli

La coppia di malviventi è ritenuta responsabile dei reati di associazione per delinquere finalizzata all'usura e all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria,truffa ai danni dell'Inps e favoreggiamento all'immigrazione clandestina

Chiedevano soldi ai propri clienti nonostante gli arresti domiciliari. Per questo 2 soggetti, residenti nella zona dei Castelli Romani, a Frascati, sono finiti in manette e quindi condotti in carcere. A concludere l’operazione, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

La coppia di malviventi, composta da padre e figlio di 74 e 49 anni, è ritenuta responsabile dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, senza dimenticare la truffa ai danni dell’Inps e il favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Secondo quanto rivelato dagli agenti, i 2 riuscivano da casa ad imporre ai soggetti usurati pagamento delle “rate” spettanti, ricorrendo addirittura a minacce e intimidazioni. Il 74enne e il 49enne erano stati sottoposti ai domiciliari il 16 ottobre scorso nell’ambito dell’operazione ribattezzata “Loan – Shark” che aveva visto implicate ben 15 persone.

A quanto pare, padre e figlio riuscivano ad estorcere denaro tramite telefonini intestati a soggetti terzi e nuove carte di credito per usufruire delle ricariche. Recuperati, nel corso delle perquisizioni, 4 telefoni, 2 postepay e 1.200 euro in contanti.

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