Stadio Flaminio. Parte la bonifica

Frongia: "Com'è possibile che sia stato abbandonato per così tanto ptempo? "

Tornerà all’antico splendore. Lo stadio Flaminio, abbandonato al degrado per anni, comincia un percorso che nelle intenzioni dell’amministrazione di Roma, lo porterà a divenire di nuovo un punto di riferimento per la città. Il primo passo sono le operazioni di bonifica appena iniziate e che dureranno un mese. Ama ha iniziato l’opera di rimozione dei rifiuti accumulati all’interno della struttura così come la pulizia del campo infestato dalle erbacce. Una volta ripulito, lo stadio disegnato da Pier Luigi Nervi dovrebbe diventare “il simbolo della riscossa dello sport nella capitale”. A dirlo è l’assessore Frongia che insieme al Coni vuole trasformare lo stadio in un parco monumentale che ospiti la casa del Rugby. Si tratterebbe di un ritorno al passato, infatti a partire dagli anni ’70 lo stadio ha ospitato gli incontri della nazionale italiana di Rugby che, a causa dei costi di mantenimento, ha poi rinunciato a gestirlo. Adesso sembra che le condizioni siano propizie per una ripartenza. Il piano di conservazione viene elaborato in collaborazione con la Pier Luigi Nervi Project Association e la facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza. Insomma Roma Capitale pensa ad affidare la struttura ad uno o più soggetti capaci di garantire al Flaminio il posto che merita tra le strutture sportive della città.

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