Ama, accertata una media di circa 1.500 segnalazioni al giorno

Da una parte il classico sistema di chiamata, dall'altra il lancio del Sus, ovvero il Sistema Unico di Segnalazione: una coppia di riferimenti non proprio semplice da gestire, tanto che, come affermato da Ama, il sistema aziendale e quello comunale non riescono a coordinarsi

Cassonetti stracolmi, odori insopportabili, raccolta non puntuale, strade sporche, discariche a cielo aperto. Problemi all’ordine del giorno nella Capitale e prontamente segnalati dai cittadini. Che Roma abbia difficoltà nel garantire decoro è sotto gli occhi di tutti. A testimoniare l’emergenza che attanaglia la Città Eterna ci sono gli ultimi dati diffusi legati alle segnalazioni ricevute ogni giorno da Ama.

Per quanto possa sembrare assurdo, si viaggia sulla media di circa 1.500 contatti giornalieri. E non è tutto: nell’ultimo semestre disponibile, quello che va dall’aprile al giugno del 2018, si sarebbero superate le 138.000 segnalazioni. Se il numero non si distanzia troppo da quello calcolato nei 3 mesi precedenti, di questo passo si rischierebbe di arrivare ad almeno 500.000 chiamate annuali. Il quadro, a questo punto, è piuttosto preoccupante.

Da una parte il classico sistema di chiamata, dall’altra il lancio del Sus, ovvero il Sistema Unico di Segnalazione. Una coppia di riferimenti non proprio semplice da gestire, tanto che, come affermato da Ama, il sistema aziendale e quello comunale non riescono a coordinarsi. Ogni volta che giunge una segnalazione tramite il Sus, il Comune deve a sua volta inoltrarla alla partecipata tramite mail: un doppio passaggio del genere necessiterebbe di una semplificazione poiché Ama rischia di non essere tempestiva negli interventi.

Se la cittadinanza appare collaborativa, l’estensione della metropoli e le difficoltà croniche di Ama non aiutano a rendere il tutto efficiente. Come se non bastasse c’è un nuovo sciopero in vista e Roma continua ad arrancare sul fronte rifiuti.

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