Stadio della Roma, 9 arresti: coinvolto anche il costruttore Luca Parnasi

Secondo gli inquirenti, i soggetti finiti in manette farebbero parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive: il tutto, ovviamente, rientra in quelle procedure legate ai lavori da effettuare a Tor di Valle

Un impianto ancora inesistente ma che è già teatro di un pesante scandalo. Il nuovo stadio della Roma, complesso architettonico che dovrebbe sorgere a Tor di Valle, torna a far parlare di sé. Stavolta il motivo è grave: nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm Paolo Ielo, le forze dell’ordine hanno provveduto ad arrestare 9 persone. Tra di loro il costruttore Luca Parnasi, proprietario di Eurnova che affianca il club giallorosso nella realizzazione dell’opera, fermato insieme ad altri 5 collaboratori. Guai seri anche per il presidente di Acea Luca Lanzalone, chiamato a seguire il dossier sulla struttura in qualità di consulente della Giunta Raggi, Adriano Palozzi di Forza Italia e Michele Civita, assessore regionale in carica dal 2013 al 2018.

Secondo gli inquirenti, i soggetti finiti in manette farebbero parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive. Il tutto, ovviamente, rientra in quelle procedure legate ai lavori da effettuare a Tor di Valle. Attraverso le prime indiscrezioni, sembra che i vari Civita, Lanzalone e Palozzi avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali l’assunzione di amici e parenti.

Intanto il Campidoglio sarebbe pronto a sospendere la maxi variante per il progetto, congelando così la procedura. E pensare che nel mese di luglio si sarebbe dovuta votare in Assemblea Capitolina la delibera necessaria per modificare il Piano regolatore che avrebbe concesso migliaia di cubature in più ai privati.

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