Atac. Ecco i dettagli del nuovo piano di Concordato

Taglio di oltre 1300 dipendenti in un anno e razionalizzazione del servizio offerto tra gli obiettivi dichiarati

Una dieta ferrea per perdere 1300 dipendenti in un anno. È quanto si propone di fare Atac. Emergono i dettagli del piano di Concordato consegnato ai giudici. La municipalizzata dei trasporti conta di aumentare il numero degli autisti e diminuire quello dei controllori, ridurre il numero di chi sta in stazione e aumentare gli addetti alla manutenzione. Nel documento finale si prospetta anche un risparmio del 9,4 % del budget, da ottenere riducendo il numero di vetture ferme in officina e aumentando il ricorso agli straordinari. Le accuse di sabotaggio interno da parte dei vertici, hanno minato il rapporto con i dipendenti che verranno formati ad un nuovo approccio con la clientela, mentre dei meccanismi di premi, assegnati in base ai risutati ottenuti, dovrebbero incentivare la produttività. Tempi duri per gli assenteisti, infatti il fenomeno verrà combattuto anche con dei colloqui mirati con i soggetti più predisposti. Insomma Atac ci prova a razionalizzare il suo servizio. L’obiettivo è incassare il via libera dei giudici al Concordato e convincere i romani che l’azienda ce la può fare a riprendersi. Anche perché il prossimo 11 novembre si vota il referendum per la messa a bando del servizio e il permanere di disservizi cronici potrebbe spingere i cittadini dell’Urbe a votare sì e aprire in questo modo una nuova era, tutta da scrivere, nella storia dei trasporti pubblici romani.

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