XX Appia Run: è stata l’edizione dei record

All'interno della corsa, premiato anche il vincitore della II Roma Derby Run

Abebe Bikila – alla fine lo hanno capito tutti – non avrebbe potuto esserci, causa forza maggiore: questo non ha impedito che le immagini della sua cavalcata a piedi scalzi alle Olimpiadi del 1960 fossero ben presenti nelle menti degli oltre 7.400 runners che hanno affollato lo Stadio delle Terme di Caracalla per la partenza della XX edizione dell’Appia Run.
Come ogni anno, i 13 km del percorso, competitivo e non, hanno toccato i monumenti di più alto valore storico dell’area attorno alla via Appia Antica: da Porta San Sebastiano alla Basilica omonima, dalla Tomba di Cecilia Metella al Parco fino alle Mura Aureliane di via di Porta Ardeatina. Il tutto, su 5 diversi tipi di fondo: asfalto, sampietrino, basolato lavico, sterrato e il finale con gli ultimi 200 metri sulla pista di atletica del “Nando Martellini”.
A contendersi la vittoria, atleti provenienti da società di tutta Italia e non solo: tra gli uomini, si è capito subito che si sarebbe trattato di una corsa a tre, con Aziz Iaktri della società International Security Service a imporsi su Hicham Boufars e Hajji Mohamed con il tempo di 38 minuti e 16 secondi. Tra le donne, invece, affermazione in solitaria per Gedamnesh Mekuanent Yayeh, dell’Atletica Brugnera Friulintagli.
Ma non solo: corsa nella corsa, la Roma Derby Run ha voluto premiare il primo classificato tra quanti, nel giorno del derby calcistico capitolino, hanno deciso di correre la non competitiva con i colori della propria squadra del cuore.
Il weekend di festa, organizzato da ACSI e iniziato con le prove di velocità per bambini “Il Fulmine dell’Appia”, si è concluso con le premiazioni. Forse per evitare imbarazzanti domande su Bikila, il Campidoglio ha scelto stavolta un profilo basso, facendosi rappresentare non dall’assessore competente, ma da Cristiana Paciocco, vicepresidente della Commissione Politiche Sociali.

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