Roma. Discarica abusiva dentro zona archeologica. Denunciati due uomini

L'area di 3mila metri quadri posta sotto sequestro dai Carabinieri

Da zona di elevato valore archeologico a discarica abusiva. È questo il triste destino di un terreno di 3mila metri quadri  trasformato in luogo di sversamento di rifiuti speciali. Le indagini erano partite la settimana scorsa quando i Carabinieri della stazione Roma Appia avevano sorpreso un cittadino bosniaco mentre depositava rifiuti nella zona.
Poco dopo, grazie agli acceramenti condotti dalla compagnia Roma Casilina e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri per la tutela forestale, è apparso evidente come l’area fosse stata adibita a discarica di rifiuti speciali e pericolosi.
La zona appartiene ad un lotto di 15mila metri quadri che Roma Capitale aveva espropriato nel 2008 per fini di pubblica utilità, all’interno infatti vi sono degli scavi archeologici conservati in pessimo stato e parzialmente ricoperti da rifiuti. 2 le persone fermate, uno è membro della famiglia Casamonica, reo di avere consentito a due cittadini romeni di alloggiare all’interno di una baracca costruita sul terreno sequestrato. I due avevano il compito di gestire la discarica e custodire gli equini ospitati all’interno di una stalla creata nel terreno. Adesso l’area è stata sequestrata in attesa del suo risanamento.

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