Un progetto concepito per riflettere sul futuro, non per prevedere come si evolverà la nostra specie. Questo il punto di partenza di “Human+”, nuova mostra accolta al Palazzo delle Esposizioni e aperta al pubblico fino all’1 luglio. Curato da Cathrine Kramer e promosso dall’assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale, l’allestimento in questione punta a fornire degli interrogativi importanti ai visitatori.
Una grande rassegna scientifica destinata ad esplorare i potenziali percorsi futuri dell’umanità considerando le implicazioni delle tecnologie passate così come di quelle emergenti. Biotecnologia, robotica, intelligenza artificiale: fenomeni che si sono gradualmente inseriti nel nostro vivere quotidiano e con cui bisogna fare i conti.
All’interno delle varie sale scelte per ospitare la grande quantità di materiale selezionato, trovano posto circa 40 opere quali installazioni, film, sculture e fotografie. Artefici di determinati componimenti sono artisti, designer e scienziati riconosciuti a livello internazionale per il loro lavoro di esplorazione fatto nel tempo.
Sottili provocazioni unite a grandi gesti: gli oggetti che caratterizzano “Human+” rappresentano modi diversi di accettare e assimilare i tanti cambiamenti che si sono susseguiti specialmente nell’ultimo secolo di storia.