Ostia, case e locali assegnati ai prestanome: ecco la strategia degli Spada

Tutto partirebbe dal fenomeno dell'usura: chi non è in grado di saldare il debito è costretto a lasciare casa, rimanendo di fatto intestatario dell'abitazione all'interno della quale vanno però ad insediarsi esponenti della cosca

Un gran numero di prestanome a cui assegnare non solo gli appartamenti ma anche i negozi. Questo il particolare meccanismo ideato e messo in pratica a Ostia dagli Spada. L’intestazione di una casa popolare, da parte del Campidoglio, ad uno zio dei noti Carmine e Roberto ha innescato una serie di verifiche attraverso le quali è emersa una quantità sorprendente di nomi arruolati proprio dagli Spada per i loro affari.

Gli investigatori hanno ormai chiaro il modus operandi concepito dal clan. Tutto partirebbe dal fenomeno dell’usura: chi non è in grado di saldare il debito è costretto a lasciare casa, rimanendo di fatto intestatario dell’abitazione all’interno della quale vanno però ad insediarsi esponenti della cosca. Casi del genere sono stati accertati soprattutto a Ostia Nuova, mentre è chiaro come luoghi quali piazza Gasparri e via Ingrao siano sotto il controllo degli stessi Spada, pronti ad applicare la medesima procedura anche riguardo i locali (si pensi alle pizzerie, alle sale giochi e ai bar).

Se un esercizio commerciale risulta essere intestato, almeno sulla carta, ad una persona “pulita”, gli incassi vanno dritti dritti nelle tasche di chi, lungo il litorale, si è creato un impero. Ecco la procedura standard.

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