Un totale di 49 immobili sequestrati, tra cui ville con piscina e appartamenti di lusso, senza contare 8 veicoli, 5 società e relative quote aziendali oltre a 23 rapporti bancari e finanziari. È quanto recuperato dagli agenti del Centro Operativo Dia di Roma e dai carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, pronti a mettere sotto scacco ben 5 persone residenti a Ladispoli e accusate di usura.
La confisca di beni per più di 100.000.000 di euro arriva in seguito ad una serie di verifiche nel corso delle quali si è potuto ricostruire il particolare modus operandi dei soggetti fermati, 4 dei quali raggiunti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, i componenti del gruppo malavitoso sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di una consorteria criminale attraverso cui, nel tempo, gli è stato possibile accumulare illegalmente un ingente patrimonio. Tutto ciò è avvenuto grazie ad un articolato sistema di usura ai danni di cittadini e imprenditori locali in crisi economica, molti dei quali finiti in rovina a causa del vizio del gioco d’azzardo.
Un meccanismo tipico della Camorra attuato lungo il litorale laziale: a dimostrarlo il modo di diffondere e gestire i traffici illeciti, come testimoniato anche dalle diverse sentenze emesse in passato alle persone incastrate.