Atac vende 19 ex rimesse. Primo sciopero dei mezzi del 2018 il 12 gennaio

L'imperativo di Roma Capitale è fare cassa e arrivare al 26 gennaio con un piano di rientro il più solido possibile, per incassare l'ok definitivo al concordato preventivo

Vittoria, San Paolo, Piazza Ragusa, l’area Garbatella, l’area Centro Carni, Portonaccio e Trastevere. Sono le ex rimesse Atac che il Campidoglio si appresta a vendere. L’imperativo di Roma Capitale è fare cassa e arrivare al 26 gennaio con un piano di rientro il più solido possibile, per incassare l’ok definitivo al concordato preventivo. L’ultima spiaggia per salvare Atac e i suoi lavoratori dal baratro del fallimento. Il valore delle strutture sarebbe di 95,5 milioni di euro. Ossigeno per la municipalizzata che annega in un debito che supera il miliardo di euro. Le strutture non saranno trasformate in condomini. Palazzo Senatorio imporrà il rispetto della destinazione urbanistica; al posto delle attuali strutture dovrebbero sorgere dei centri destinati alla fruizione pubblica.

Ma i lavoratori Atac non sembrano inclini a collaborare con l’amministrazione capitolina ed hanno indetto il primo sciopero dell’anno. Si tratta, ad onore del vero, dello sciopero previsto per il 5 dicembre scorso e poi differito a data da destinarsi dai sindacati. La data è quella di venerdì 12 gennaio. Lo stop durerà 24 ore e riguarderà bus, tram, metro e ferrovie.Garantite le fasce di garanzia: fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00.

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