Cyberbullismo, presentata ricerca promossa dai Corecom Lazio, Lombardia e Campania

Anche sexting e abuso dei dati personali figurano tra i rischi per gli adolescenti connessi online

Il pericolo che si nasconde online, la sottile linea di discrimine tra virtuale e reale: il cyberbullismo può prendere forma proprio quando si perde la capacità di tenere distinte le due sfere. E se è vero che il deficit di educazione digitale è un problema che può riguardare tutti, è tra i giovani che i danni prodotti lasciano i segni più profondi. E le cronache recenti ne danno ampia testimonianza.
Per conoscere le dimensioni reali del problema, prima di poter agire con strumenti efficaci, i Corecom di Lazio, Lombardia e Campania hanno promosso uno studio congiunto realizzato dai ricercatori delle Università Cattolica di Milano, “La Sapienza” di Roma, “Federico II” di Napoli e Lumsa. La presentazione del rapporto, coordinata dal presidente del Corecom Lazio Michele Petrucci, si è svolta presso la Sala della Lupa a Palazzo Montecitorio nell’ambito dell’evento “Cyberbullismo e comportamenti in Rete dei ragazzi: un viaggio da nord a sud”.
Si è trattato anche di un momento di discussione, alla presenza di alcune scolaresche, e con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, tra cui i sottosegretari alla Giustizia Cosimo Maria Ferri e all’Istruzione Gabriele Toccafondi.
Tra i rischi maggiori messi in luce dall’indagine, il bullismo online che spesso si accompagna a quello offline, il sexting e l’abuso dei dati personali. Tra gli aspetti più confortanti, spicca il ruolo positivo che può avere l’ambiente scolastico nell’aiutare ad uscire da comportamenti online a rischio.

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