“Long Way From Home”, Peter Cincotti presenta a Roma il nuovo disco

Il musicista americano di nuovo in pista a 5 anni di distanza da "Metropolis": il 13 dicembre live all'Auditorium Parco della Musica

Un ritorno in grande stile, di quelli che non deludono le attese ma anzi certificano maturità e dinamismo compositivo da parte di uno degli autori americani più brillanti del secolo XXI. A 5 anni di distanza da “Metropolis”, Peter Cincotti rilascia “Long Way From Home”, album da lui prodotto e contenente 12 tracce inedite. Newyorkese di nascita, ma con sangue italiano viste le sue radici campane, Cincotti fa tappa nella Capitale per raccontare alla stampa del Bel Paese la genesi di un lp nato all’interno di uno studio allestito in casa e contraddistinto da un processo creativo basato sulla necessità di “fissare” il prima possibile spunti musicali concepiti nel sonno. La presentazione del disco nello Stivale è tutt’altro che casuale: se l’artista classe ’83 non ha mai nascosto la propria ammirazione verso l’Italia, “Long Way From Home” sottolinea questo legame duraturo attraverso due tracce dai titoli emblematici, ovvero “Palermo” e “Roman Skies”.

Senza mai fare a meno del pianoforte in fase di scrittura e arrangiamento, Cincotti pubblica un raccolta spigliata e coraggiosa dal punto di vista sonoro. La ritmicità costante dona a “Long Way From Home” un’energia positiva, enfatizzata da un sound moderno e accessibile a tutti ben evidenziato dai singoli scelti per anticipare la quinta release del talento statunitense, e dunque la sontuosa “Made For Me”.

Archiviati i lunghi mesi passati in studio a scrivere e a sperimentare, Cincotti può dedicarsi esclusivamente ad un’attività live travolgente, con un tour internazionale ben avviato e la bellezza di 5 date qui da noi previste nel mese di dicembre. Tra le mete italiane spicca anche Roma: il giovane pianista si farà rivedere nella Città Eterna mercoledì 13, giorno in cui si apriranno per lui le porte dell’Auditorium Parco della Musica. Il suo ultimo show capitolino risale al luglio scorso, con la Casa del Jazz a fare da cornice. La certezza è che ci si troverà di fronte ad uno spettacolo nettamente diverso da quello, non fosse altro per i tanti brani originali destinati a finire in scaletta.

Estro, eleganza, curiosità, tendenza ad esplorare nuovi generi e a provare soluzioni inedite a livello testuale e musicale. Questo è il modo di lavorare di Cincotti, esempio di umiltà unita a un’evidente e sacrosanta consapevolezza nei propri mezzi.

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