Stadio della Roma, proseguono i lavori in Aula tra tensioni interne e possibili ricorsi

Marcello De Vito cerca di rispettare la tabella di marcia per consegnare la documentazione in Regione entro il 15 giugno

Comunque vada, sarà un continuo di polemiche e ricorsi. Mentre prosegue la discussione in Aula Giulio Cesare sul nuovo stadio della Roma, non mancano associazioni e partiti intenzionati a dare battaglia. Italia Nostra ha già fatto intuire che punterà il dito sul vincolo architettonico e paesaggistico legato all’Ippodromo. Attesi inoltre gli esposti del Pd del Municipio IX, questo in virtù del consiglio domenicale terminato con l’allontanamento di 3 dei 4 democratici dell’Eur e con il successivo via libera della maggioranza pentastellata. A quanto pare verrà inoltrata una segnalazione a procura e Corte dei Conti.

Il Movimento 5 Stelle cerca di sbrigare la pratica al più presto, con l’obiettivo di portare i documenti in Regione entro il 15 giugno. Accelerare vuol dire evitare possibili intoppi: ecco spiegato ad esempio il gelo con il consigliere Cristina Grancio, attualmente sospesa con il rischio di essere allontanata dal gruppo, così come l’assenza in aula di chi lo scorso 24 febbraio non votò l’accordo sul progetto, ovvero Gemma Guerrini e Monica Montella.

Insomma, qualcosa non funziona pure all’interno. Tanta è la fretta che in apertura della maratona destinata a far votare la nuova delibera di pubblico interesse è arrivato un testo incompleto. Non pervenute infatti le risultanze degli emendamenti approvati domenica, idem le controdeduzioni da parte della Giunta, obbligata a rispondere e a motivare quantomeno le eventuali correzioni respinte.

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