Stadio della Roma, il via libera dall’Aula del Campidoglio entro il 15 giugno

Il Movimento 5 Stelle accelera: delibera in Giunta dopo il ponte del 2 giugno prima di arrivare in Consiglio per l'approvazione
A quanto pare è la volta buona. Il nuovo stadio della Roma inizia ad essere una cosa concreta. Lo fa intuire Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina. La delibera che attesta la pubblica utilità dell’impianto si appresta a fare il percorso finalizzato alla sua approvazione.
Secondo quanto riferito dallo stesso De Vito, il testo approderà in Giunta all’inizio della prossima settimana per poi finire in Aula intorno al 12 giugno. Tappe cruciali e da rispettare per due motivi: in primis dovrà essere garantito un passaggio nel Municipio IX, quello che comprende la zona di Tor di Valle dove la struttura verrebbe edificata, quindi bisognerà anticipare la deadline fissata per giovedì 15. A quel punto la Regione Lazio sarà messa in condizione di convocare una seconda conferenza dei servizi.
Una serie di appuntamenti ravvicinati e fondamentali perché in caso di eventuali fumate nere si dovrebbe ripartire da zero. Il presidente del club giallorosso James Pallotta è stato chiaro: se lo stadio non sarà pronto nel 2020 la Roma dovrà cercarsi un altro numero uno, poiché l’americano non avrà più intenzione di andare avanti. Facendo un rapido calcolo, i cantieri dovranno aprire entro l’estate del 2018, così da fronteggiare i possibili rallentamenti dell’iter (dalle gare europee ai vari collaudi).
Per quanto riguarda invece la delibera, sono accertati i tagli alle cubature di oltre il 50%. Da segnalare l’unificazione della via del Mare con la via Ostiense nel tratto di strada che va da viale Marconi al Raccordo. Da sciogliere infine i nodi sui finanziamenti per il ponte carrabile a Parco De’ Medici e per il trasporto pubblico. Se è chiaro dove interverranno Regione e Stato per potenziare la Roma-Lido, non si sa nulla rispetto al contributo della Roma.
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