Romaccoglie si confronta con le istituzioni per un nuovo modello di accoglienza

Il dibattito è partito dalle testimonianze raccolte tra transitanti e richiedenti asilo.

Ripensare l’accoglienza. A Roma tante organizzazioni che si occupano di migrazione si sono date appuntamento per proporre un modello alternativo di integrazione. La città è uno dei centri con più alta densità di migranti e avverte da tempo grandi difficoltà a gestire il fenomeno. L’obiettivo dell’incontro è proprio superare l’approccio emergenziale per elaborare delle strategie che permettano di offrire assistenza a chi ne ha diritto.
Il dibattito, organizzato dalla rete Romaccoglie, è partito dalle testimonianze raccolte tra transitanti e richiedenti asilo.
Uomini e donne che devono aspettare dei mesi prima di essere accolti nelle strutture statali. Solo la solidarietà di cittadini comuni gli impedisce di essere totalmente abbandonati a se stessi.
Assenti gli esponenti di Roma Capitale invitati ad intervenire. Era presente l’assessora regionale Visini, che ha proposto la Regione Lazio come sede di confronto.
E poi il mondo della politica, spesso colpevole di alimentare una narrazione catastrofista del fenomeno migratorio, rilancia l’idea di una ridistribuzione territoriale dell’accoglienza.
Capovolgere la percezione del fenomeno migratorio per dare vita ad un sistema razionale che assicuri la pace sociale senza ledere la dignità di chi ha diritto all’asilo. Un compito impossibile da raggiungere senza un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti.

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