Morte cittadino senegalese a Roma. Monta la protesta mentre la Procura indaga per omicidio colposo

Disposta l'autopsia sul corpo del 45enne ambulante deceduto durante un controllo dei vigili urbani

L’unica cosa certa è che Nian Maguette è morto. Sulle circostanze del decesso dell’ambulante senegalese non ci sono altre sicurezze.

Continuano infatti a rincorrersi le accuse e le polemiche sulla dinamica degli eventi.

I vigili urbani stavano facendo un normale controllo contro l’abusivismo commerciale a Roma, quando gli ambulanti presenti nella zona del Lungotevere dè Cenci, tra i quali c’era lo stesso Maguette, hanno inziato a fuggire. Ma, secondo alcuni testimni oculari, il senegalese si sarebbe accasciato dopo pochi metri per poi morire per strada.

Non crede a questa versione la comunità originaria del Senegal che denuncia il comportamento dei vigili che avrebbero inseguito e aggredito l’ambulante. E annuncia di volere dar vita a dei sit in per protestare contro l’indifferenza con cui vengono trattate le morti dei migrati.

Intanto la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

Forse solo il risultato dell’autopsia disposta sul corpo del 54enne aiuterà a far luce sulla vicenda.

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