Il Teatro del Giallo rischia di non riaprire. La Compagnia: “Vogliamo una risposta da Roma Capitale”

A causa della delibera 140 oltre 800 associazioni culturali sono sotto sfratto

Affittopoli, Parentopoli, Mafia Capitale e sprechi capitolini. Ma a pagare il conto a Roma sembra essere solo la cultura. Da mesi oltre 800 associazioni culturali convivono con l’incubo di uno sfratto imminente.
Colpa della delibera 140, emanata nel 2015 dalla Giunta Marino sotto impulso della Corte dei Conti. Dopo decenni di inerzia delle amministrazioni succedutesi a Roma, i giudici amministrativi, chiedevano che Roma Capitale mettesse ordine nelle tante assegnazioni di beni pubblici.
A rischio chiusura ci sono associazioni storiche come l’orchestra di Testaccio o Celio Azzurro, realtà che si sono viste assegnati degli spazi pubblici e hanno contribuito a tenere insieme il tessuto sociale cittadino. Anche il teatro del Giallo, unica arena professionale del XV municipio è chiusa da mesi in attesa di conoscere il proprio destino.

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Il vicesindaco Luca Bergamo e l’assessore Andrea Mazzillo si sono espressi in favore delle realtà culturali a rischio chiusura, ma senza una nuova delibera comunale il destino delle onlus sembra segnato. Adesso, la sfida per la Giunta Raggi sta nel riuscire ad assicurare la legalità delle assegnazioni dei luoghi comuni senza sacrificare alcune delle realtà più vivaci e inclusive della città.

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