Trattati di Roma, 48 ore tra celebrazioni e paure

Attesi nella capitale 40 capi di Stato. 5 mila uomini sul territorio per assicurare la sicurezza

Roma è capitale d’Europa per due giorni. La città accoglie 40 capi di Stato per la celebrazione dei 60 anni dai Trattati di Roma che diedero il via alla nascita di quella che sarebbe diventata l’Unione europea.

Si tratta di una due giorni ad altissima tensione per la città, che non vuole farsi trovare impreparata.

Il piano sicurezza è già attivo. Chiusi gli spazi aerei. Per sorvegliare le strade del centro sono impiegati cinquemila agenti . Sui tetti dell’Urbe decine di cecchini delle forze dell’ordine sono già apostati e poi, dopo l’attentato di Londra, la polizia continua a pasare al setaccio centinaia di profili sui social network per intercettare eventuali messaggi su attacchi terroristici.

Off limits per i non residenti le due zone blu e verde che circondano il Campidoglio e il Quirinale.

Il Campidoglio assicura la massima attenzione per ridurre al minimo gli inconvenienti per i cittadini.

 

Ma ad impensierire i romani sono soprattutto i tanti cortei di manifestanti pro e contro l’Unione.

È fallito il tentativo dei residenti di Testaccio di deviare il corteo Eurostop, che invece passerà dentro allo storico Rione lungo via Marmorata per poi concludersi alla Bocca della Verità. Il questore Guido Marino ha incontrato residenti e organizzatori del corteo ottenendo delle rassicurazioni sullo svolgimento pacifico della marcia.

Secondo l’intelligence però è previsto l’arrivo di centinaia di estremisti pronti ad infiltrarsi nella manifestazione.

Intanto i negozianti preoccupati per eventuali danni, hanno deciso di chiudere le saracinesche e già Confcommercio lamenta un danno per un totale di 20 milioni di euro.

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