Polizia smantella organizzazione dedita a frode in commercio

In Umbria, Marche e Lazio, 11 i provvedimenti restrittivi

PERUGIA – I poliziotti del Compartimento polizia postale e comunicazioni di Perugia, diretto dal vice questore aggiunto Annalisa Lillini, supportati dai colleghi di Pescara, Ancona e Roma, con il coordinamento nazionale dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, hanno eseguito oggi undici provvedimenti restrittivi (sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro obblighi di dimora) nell’ambito di una articolata indagine, denominata “Ocean”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. Molti i colpi messi a segno dal presunto sodalizio criminale impegnato nelle frodi commerciali e nell’ottenimento di finanziamenti, mutui e cessioni del quinto mai onorati. Il danno complessivo arrecato alle varie parti offese ammonterebbe a 2 milioni di euro. Gli artefici delle frodi risultavano avere la propria base operativa all’interno di un’attività di pesca sportiva presso un lago artificiale nelle Marche. L’indagine – secondo quanto riferito dalla questura del capoluogo umbro – era stata attivata da una segnalazione giunta al Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Perugia, nel novembre 2015, dopo che un’attività commerciale che si occupa della Grande distribuzione di alimentari aveva presentato una denuncia per una fraudolenta transazione. Dagli sviluppi investigativi è emersa l’esistenza di una attività delittuosa consistente nell’invio di mail fraudolente, apparentemente riconducibili a nomi di manager di aziende della media e grande distribuzione, italiana ed estera, reperiti attraverso tecniche di “social engineering”. La merce veniva regolarmente consegnata e generalmente stoccata in un magazzino affittato dalla banda per poi essere prontamente trasferita senza pagarne il prezzo. Il gruppo, costituito da tredici indagati, tutti cittadini italiani residenti nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Chieti e Pescara, aveva messo in piedi un’articolata organizzazione creando “ad hoc” tre società di comodo, rivelatesi delle vere e proprie scatole vuote.

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