Amanda Knox rivela, in carcere avances da detenuta lesbica

'Cercò di baciarmi, così si interruppe amicizia'

NEW YORK – Un legame con una detenuta omosessuale. A rivelarlo è Amanda Knox, raccontando sul sito americano Broadly.com come l’amicizia risalga al suo terzo anno in carcere. E si sia poi interrotta per un bacio non gradito. Teatro della relazione tra compagne di cella la casa circondariale di Perugia Capanne, dove la studentessa di Seattle condannata per l’omicidio di Meredith Kercher era reclusa. E’ lì che ha conosciuto Leny (ma il nome è di fantasia), una giovane spacciatrice che – racconta Amanda – l’avvicinò rivelandole la sua omosessualità. “Io mi sono mantenuta prudente e le ho subito detto che ero eterosessuale”, afferma la Knox, ricordando come da giovanissima si sia sempre battuta per la difesa e l’affermazione dei diritti della comunità Lgbtq. Lei originaria dello stato di Washington, uno dei più liberali negli Usa. Galeotto fu però un pomeriggio in cui le due facevano jogging nel cortile del penitenziario: “Posso farti cose che un uomo non è capace a fare?”, le chiede Leny. Amanda descrive il suo imbarazzo e racconta di aver spiegato alla sua compagna di cella come non fosse possibile cambiare la sua natura. Ma Leny non desiste e giorni dopo torna all’attacco e la bacia all’ improvviso. “Ho stretto i denti in un mezzo sorriso, tra l’imbarazzo e la rabbia”, ricorda la ragazza di Seattle. “Ho detto a Leny che visto che non riusciva a rispettare il mio modo di essere non potevamo essere più amiche – continua – e il rapporto è diventato sempre più teso. Con Leny che mi ha accusato di aver reagito in maniera esagerata”. “Mi sono sentita sollevata solo quando è uscita dal carcere, anche se ha continuato a scrivermi, inviandomi cd di musica jazz”, conclude Amanda: “Io non ho mai risposto”.

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