“La tempesta perfetta”, Nanni Balestrini rivisita Giorgione

Visibile nella Sala Bianca del Macro il progetto dell'artista lombardo ispirato dal quadro di inizio Cinquecento "La tempesta"

Pescare dalla storia per leggere il presente. Questo il tentativo di Nanni Balestrini attraverso la mostra personale intitolata “La tempesta perfetta” e accolta nella Sala Bianca del Macro a via Nizza. L’artista e scrittore milanese, in passato membro dei poeti “novissimi” e del Gruppo 63, espone a Roma una vasta quantità di lavori legati tra loro a partire dalla principale fonte d’ispirazione. Perché Balestrini ha scelto di prendere spunto da un quadro noto come “La tempesta” di Giorgione per dare vita ad un allestimento che mira a confrontarsi con la situazione contemporanea.

Il declino sociale e quello culturale, la crisi economica e l’immobilismo mentale, alterato solo dall’instabilità psicologica dell’uomo. L’intento di Balestrini è serio e profondo. L’analisi della società odierna è spietata. All’interno c’è lo sguardo lucido di Giorgione ridefinito tramite soluzioni tecniche di vario tipo, con patchwork, sovrascritture e scomposizioni.

“La tempesta perfetta” è quella che si è originata per un incastro inesorabile di fattori. Oggi ci siamo dentro e Balestrini la rappresenta a suo modo viaggiando in parallelo con Giorgione.

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