Operazione anti-camorra contro il clan dei Casalesi: tre gli arresti a Formia, 31 in tutta Italia

Associazione mafiosa, ricettazione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Con queste accuse la Dia di Napoli, la Squadra Mobile della Questura di Caserta, il Gruppo della Guardia di Finanza...

Associazione mafiosa, ricettazione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Con queste accuse la Dia di Napoli, la Squadra Mobile della Questura di Caserta, il Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e la Compagnia Carabinieri di Casal di Principe hanno notificato 31 ordinanze di custodia cautelare tra Casal di Principe, Parete, Formia e L’Aquila. Una maxi operazione anticamorra che registra ben tre arresti nella sola cittadina laziale. Le manette sono scattate per Katia Bidognetti, 35 anni, terzogenita di Francesco Bidognetti soprannominato “Cicciotto e’ mezzanotte” e per l’ex marito Giovanni Lubello.
Coinvolta anche l’altra figlia del boss campano, Teresa, 27 anni (per lei sono stati disposti i domiciliari perché in stato di gravidanza).
Le due figlie del boss di camorra si erano trasferite nel sud pontino dopo il pentimento della madre Anna Carrino.
Lo stesso Bidognetti, fondatore, insieme a Francesco Schiavone, detto Sandokan, del clan dei casalesi è stato raggiunto, in carcere, a L’Aquila, dal medesimo provvedimento restrittivo.
Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni di numerosissimi collaboratori di giustizia e delle attività di intercettazione (telefoniche, ambientali e telematiche).
Le tre donne sono accusate, si legge nella nota diffusa dagli investigatori della Finanza, di aver assunto incarichi qualificanti il delitto di associazione mafiosa. Dalla distribuzione degli stipendi ai componenti della famiglia all’assistenza economica e legale ai familiari in carcere.

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