Roma 2024: ultime schermaglie tra il premier Renzi e la sindaca Raggi. Ma ormai è finita

E’ ora di mettere la parola fine. Il coraggio lo ha trovato per primo il presidente del Coni Giovanni Malagò quando ha riunito la stampa al salone d’onore del...

E’ ora di mettere la parola fine. Il coraggio lo ha trovato per primo il presidente del Coni Giovanni Malagò quando ha riunito la stampa al salone d’onore del Coni per annunciare ufficialmente il ritiro della candidatura. Negli occhi di tutti rimangono le lacrime sincere di Diana Bianchedi, ex atleta messa a capo del comitato di Roma 2024 accanto alla figura meramente istituzionale di Luca Cordero di Montezemolo. E’ per persone come lei, per i ragazzi che ci hanno lavorato e creduto, che la delusione va al di là di ogni possibile remora grillina. Le polemiche probabilmente continueranno, ma solo per qualche ora. Le ultime schermaglie le regalano il premier Renzi e il sindaco Virginia Raggi. Se il presidente del consiglio parla di “bambini privati della possibilità di sognare”, lei replica che a quegli stessi bambini “abbiamo tolto il peso di ulteriori debiti che una classe politica irresponsabile intendeva addossargli per realizzare le Olimpiadi del mattone”. Per il premier la candidatura sarebbe potuta andare avanti senza l’assenso del Comune, ma si è preferito evitare lo scontro oltre ad un ulteriore danno di immagine. “Essere partiti da un no secco perché in otto anni non si sarebbe riusciti a cambiare l’Italia mi mette molta tristezza”. Sulla carta rimarranno sempre quei dati forniti dal Campidoglio e quelli totalmente diversi documenti dal comitato promotore. Potremmo star qui ad analizzarli per ore ma ormai il tempo dei dubbi, delle incertezze, del sì e del no è finito. Roma 2024 rimarrà un sogno. Un’opportunità persa. Forse l’ennesima.

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