Omicidio Sara, Paduano dal carcere: “Ho paura”

L'autopsia chiarirà le cause del decesso della giovane, mentre il suo assassino confessa il timore di ritorsioni in carcere

Le fiamme che quella notte hanno interrotto la vita di Sara oggi accendono dolore e rimorso. Implacabile il primo soprattutto per le persone care, impietoso il secondo per chi si è fatto vincere dall’indifferenza e si è macchiato di complicità. Guardare avanti dopo la tragedia sembra impossibile, allora ci si volta indietro e si ripercorrono gli ultimi giorni di una 22enne colpevole di non amare più un uomo,Vincenzo Paduano, pazzo d’amore e di gelosia al punto da ucciderla. Ma è lucido Vincenzo quando decide di cancellare dalla sua vita Sara e prepara tutto: interrompe i contatti con lei una settimana prima, non la cerca. Un silenzio che sembra rassegnazione e che si rivela invece premeditazione. La controlla a distanza, fino a sabato pomeriggio quando va a trovarla a casa dove c’è anche la madre della giovane. Sara non nasconde la sua preoccupazione, sa che la gelosia di Vincenzo può essere violenta ma non vuole denunciarlo per pena. La pena è un sentimento che il suo assassino non ha invece provato quando le ha gettato l’alcol addosso. Oltre alla rabbia e alla disperazione, anche il rimorso trova posto tra le amiche che non hanno insistito perché Sara lo denunciasse, tra i passanti che quella notte hanno visto ma hanno taciuto. L’autopsia chiarirà le cause del decesso, mentre Paduano resta in carcere e confessa di aver paura di ritorsioni. Adesso conosce ciò che Sara ha provato difronte a lui quella notte.

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